Approvato il DDL Merito: Nella PA Dirigenti Pubblici Senza Concorso
Una nuova selezione basata su competenze e performance
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il DDL Merito, proposto dal Ministro Paolo Zangrillo, che rivoluziona l’accesso alla dirigenza pubblica. La riforma introduce una via alternativa al concorso, permettendo a funzionari e quadri di diventare dirigenti attraverso una valutazione delle competenze e delle performance. Il terreno su cui si svolge la disputa è chiaramente l’articolo 97 della Costituzione, in cui si afferma che: Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.
Il 30% delle posizioni dirigenziali potrà essere assegnato con una procedura semplificata: i candidati verranno valutati sulla base del loro rendimento, affronteranno una prova pratica e un colloquio attitudinale. L’obiettivo è creare una PA più meritocratica, ma il provvedimento solleva dubbi su trasparenza e costituzionalità. L’obiettivo dichiarato è favorire il merito e l’ingresso di profili con competenze specialistiche, ma la misura solleva dubbi su trasparenza e imparzialità. La riforma ridefinisce le modalità di selezione nella pubblica amministrazione, aprendo il dibattito su efficienza e indipendenza dei nuovi dirigenti.