La Banca D’Italia ha pubblicato una nota per comunicare la revoca del bando di selezione per 105 assunzioni di personale dell’area operativa dopo che il Tar ha accolto il ricorso di alcuni ricorrenti i quali sostenevano l’illogicità e l’irragionevolezza dei criteri utilizzati dall’istituto per selezionare i candidati ammessi alla prima prova del concorso.
Nella sentenza il Giudice amministrativo ha affermato che “nei sistemi di preselezione per titoli, volti ad escludere dal concorso significative quote di candidati per rendere la procedura più celere e meglio gestibile dal punto di vista organizzativo, per non contrastare con il dettato costituzionale del favor partecipationis proprio dei concorsi pubblici, della valorizzazione del merito e, in verità, anche del buon andamento della p.a., debbano sempre tradursi in meccanismi di valutazione improntati a criteri obiettivamente logici e ragionevoli, insuscettibili di condurre a risultati paradossali o comunque discriminatori, e non possano essere fondati su elementi privi di qualsiasi reale collegamento con la preparazione dei candidati o con la loro capacità di sostenere le prove concorsuali, come si rivela il criterio dell’epoca di conseguimento del titolo di studio”.
Il Tar sostiene dunque che se è normale che venga adottato un criterio preselettivo per diminuire il numero dei candidati al fine di non compromettere lo svolgimento del concorso è pur vero che tale criterio non deve essere illogico, irragionevole e discriminatorio.
Il nostro Studio Legale ha rivendicato sin da subito il rispetto di questo principio nel concorso indetto dalla Banca d’Italia proponendo un ricorso volto ad affermare l’illegittimità del criterio selettivo in base all’anno di laurea / di diploma sulla base del quale era attribuito un punteggio tanto maggiore quanto più recente rispetto al Bando.
La nota della Banca d’Italia rappresenta quindi una grande vittoria per il nostro Studio perché consente ai nostri ricorrenti di prendere parte alla selezione nel rispetto della legge e dei principi che regolano i concorsi pubblici!