Corte di Giustizia UE, discriminatorio limite d’eta 50 anni per il Concorso Notarile
È discriminatorio il decreto del Ministero della Giustizia italiano del 21 aprile 2016 che ha fissato a 50 anni il limite di età per poter partecipare al concorso per l’accesso alla professione di notaio bandito nel 2016.
Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Ue, con sentenza del 03 giugno 2021, pronunciandosi su richiesta del Consiglio di Stato in merito a una controversia tra il ministero della Giustizia e una cittadina che aveva superato il limite di età fissato per il concorso del 2016.
Nello specifico la candidata si era rivolta al Tribunale amministrativo Regionale per il Lazio per contestare il decreto con il quale era stata esclusa dalle prove scritte del concorso perché aveva più di 50 anni. Il Tar aveva adottato una misura cautelare con la quale la donna era stata riammessa al concorso. In seguito, lo stesso Tar ha dichiarato improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, visto che la donna era ormai vincitrice del concorso. Il Ministero della Giustizia ha invece presentato appello al Consiglio di Stato, il quale ha chiesto alla Corte di Giustizia se il principio di non discriminazione osti ad una normativa che impone un limite di età per la partecipazione al concorso pubblico notarile.
I giudici di Lussemburgo, prendendo in considerazione la Direttiva 200/78 sulla parità di trattamento in materia di lavoro, hanno stabilito che “deve essere interpretata nel senso che essa si oppone ad una regolamentazione nazionale che fissa un limite di età di 50 anni per poter partecipare al concorso per l’accesso alla professione di notaio”. A meno che, precisa la Corte, il requisito dell’età non è “oggettivamente e ragionevolmente giustificato, nell’ambito del diritto nazionale, da finalità legittime, segnatamente da giustificati obiettivi di politica del lavoro, di mercato del lavoro e di formazione professionale, sempre che i mezzi per il conseguimento di tali finalità siano appropriati e necessari”.