È accaduto a Lecce durante l’esame per l’abilitazione da avvocato con i candidati della Corte d’Appello di Brescia esaminati dai commissari locali.
Durante la riunione della commissione, due membri in Corte d’Appello e un terzo collegato da remoto, l’audio interno è rimasto acceso mentre si discuteva il giudizio da dare a uno dei candidati, con gli altri aspiranti avvocati in collegamento che hanno potuto ascoltare tutta la discussione.
Nell’audio dei commissari leccesi si sente dire: “Quanti ne avete promossi fino ad ora? Non possiamo promuoverli tutti stiamo bassi”. Ed ancora: “Ho fatto apposta una domanda”. E un altro commenta: “Io una domanda insidiosa posso farla”. Alla fine il candidato in questione, come segnalato sui social, è stato giudicato idoneo con 18 “solo perché i due avvocati si sono impuntati per la promozione mentre il magistrato voleva bocciarlo”.
Alla luce di quanto è emerso il ministero della Giustizia ed anche il Presidente della commissione esaminatrice di Lecce stanno conducendo una serie di verifiche su quanto accaduto per valutarne la regolarità.
Ci auguriamo che si faccia chiarezza su queste modalità di giudicare l’esame di tanti aspirati avvocati al fine di evitare che i commissari abbiano dei pregiudizi o si diano delle percentuali da rispettare.
Nel frattempo lo sportello dello Studio Legale Riccardo Di Veroli ha deciso di raccogliere le segnalazioni dei candidati che hanno un legittimo dubbio sull’esito del proprio esame da poco sostenuto con questa nuova modalità che prevede il c.d. “orale rinforzato”.
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