La Tari può essere ridotta fino al 40% se il Comune non raccoglie i rifiuti. Molto dipende anche da quanta distanza c’è fra il contribuente e il primo punto di raccolta dell’ente locale. Lo ha sancito la Corte di Cassazione che, con l’ordinanza n. 19767 del 22 settembre 2020, ha accolto il ricorso di un’impresa che aveva chiesto al Comune di Nola una sostanziale riduzione dell’imposta dato il disservizio della mancata raccolta dei rifiuti. Secondo la Suprema Corte la Tari è un tributo che il singolo soggetto è tenuto a versare in relazione all’espletamento da parte dell’ente pubblico di un servizio nei confronti della collettività che da tale servizio riceve un beneficio, e non già in relazione a prestazioni fornite ai singoli utenti, per cui sarebbe contrario al sistema di determinazione del tributo pretendere di condizionare il pagamento al rilievo concreto delle condizioni di fruibilità che del resto, per loro natura, oltre ad essere di difficile identificazione mal si prestano a una valutazione economica idonea a garantire una esatta ripartizione fra gli utenti del costo di gestione.
Nella sentenza è precisato che, in generale, la tassa è dovuta indipendentemente dal fatto che l’utente utilizzi il servizio di smaltimento dei rifiuti, in quanto la ragione istitutiva del relativo prelievo sta nel porre le amministrazioni locali nelle condizioni di soddisfare interessi generali della collettività, piuttosto che nel fornire, secondo una logica commutativa, prestazioni riferibili a singoli utenti, e che pertanto l’omesso svolgimento, da parte del Comune, del servizio di raccolta – sebbene istituito ed attivato – nella zona ove è ubicato l’immobile a disposizione dell’utente comporta non già l’esenzione dalla tassa, bensì la conseguenza che il tributo è dovuto ma in misura ridotta.
Detto ciò, conclude la Cassazione, per il mancato svolgimento del servizio di raccolta, nella trascurabilità delle ragioni da cui è determinato, va affermato il diritto a una riduzione quanto meno sino al 40%. Se il Comune non effettua il servizio di raccolta rifiuti nell’area dove risiede il contribuente, questo ha diritto a uno sconto della Tari che può arrivare al 40%. La percentuale si calcola in base alla distanza dalla residenza al primo punto di raccolta.